Il 2025 rappresenta un punto di svolta per molte aziende impegnate nella transizione verso modelli di business più sostenibili. Tra gli obiettivi più ambiziosi figura la carbon neutrality, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette di carbonio. Questo traguardo, sempre più richiesto da consumatori, investitori e normative governative, è particolarmente sfidante nel contesto della supply chain, un ambito noto per la sua complessità e impatto ambientale. Vediamo quali sono le strategie chiave che le aziende possono adottare per raggiungere questo obiettivo entro il 2025.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale ha assunto un ruolo centrale in molti settori, e la logistica non fa eccezione. Uno degli ambiti più critici è rappresentato dagli imballaggi, che svolgono un ruolo essenziale nella protezione e nel trasporto delle merci, ma al contempo contribuiscono in modo significativo alla produzione di rifiuti e all’impatto ambientale complessivo.

Negli ultimi decenni, la necessità di ridurre l’impatto ambientale delle attività umane è diventata una priorità globale. La chimica, una scienza spesso associata a processi industriali e prodotti inquinanti, sta subendo una trasformazione radicale grazie all’emergere della chimica verde, un approccio innovativo che mira a rendere la produzione chimica più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

La sostenibilità non è più solo un’opzione per le aziende: è diventata una necessità. Consumatori, investitori e partner commerciali sono sempre più attenti all’impatto ambientale delle imprese con cui collaborano. In questo contesto, le certificazioni green rappresentano uno strumento essenziale per dimostrare l’impegno concreto verso la sostenibilità. Ma cosa sono esattamente e come possono aiutare un’azienda a diventare più responsabile dal punto di vista ambientale?